Ti sei mai chiesto se fare l’igiene orale prima di salire in auto sia una mossa davvero astuta? La risposta potrebbe riservarti qualche sorpresa!
Non è una novità che guidare dopo aver bevuto o dopo l’uso di sostanze alteranti sia una delle cause più frequenti di sinistri stradali. Quando si verificano incidenti mortali, spesso le vittime presentano un tasso alcolemico o di sostanze stupefacenti elevato nel sangue. Ed è per questo che i controlli sulle strade sono sempre più rigidi.
Ma immagina la scena: sei fermo al posto di blocco, convinto di essere sobrio, ma l’etilometro dice il contrario. E se ti dicessi che perfino lavarsi i denti può essere causa di un falso positivo al test? Pare proprio che sia il caso di informarsi bene per evitare figuracce e sanzioni immeritate.
Cosa c’è di nuovo nel Codice della Strada
Recentemente si parla di un nuovo Codice della Strada con regole molto più dure per chi è stato pizzicato a guidare in stato di ebbrezza. Se la proposta dovesse diventare legge il 19 novembre, ci aspetterebbero multe più pesanti e tempi di sospensione della patente allungati per chi si fa beccare oltre i limiti consentiti di alcool nel sangue.
Per esempio, con un tasso compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, ti potrebbero arrivare multe da 573 a 2170 euro e restare a piedi da 3 a 6 mesi. Se poi passi il limite di 1,5 g/l, si parla addirittura di arresto da 6 mesi a 1 anno e multe tra 1500 e 6000 euro, senza dimenticare una sospensione della patente che potrebbe durare fino a due anni, oltre alla possibilità che ti venga montato un blocca alcol nel mezzo.
Collutorio: un imprevisto che sa di alcol
Bene, forse non tutti sono al corrente, ma anche l’alcol contenuto in alcuni collutori può giocarci brutti scherzi proprio quando ci sottoponiamo all’etilometro. Per circa un quarto d’ora dopo l’uso, il prodotto per l’igiene orale può lasciare tracce di alcol nella bocca, falsando i livelli nella saliva. Risultato? Un’infelice positività al test.
La soluzione a questo piccolo intralcio è più semplice del previsto: se hai intenzione di metterti al volante, meglio prediligere un collutorio senza alcol. Un piccolo passo per te, un balzo in avanti per l’affidabilità del tuo test etilometrico, evitando così spiacevoli equivoci.
“La giustizia è la costante e perpetua volontà di dare a ciascuno il suo diritto”, sosteneva Ulpiano, giurista romano. E in un mondo che corre veloce, dove le regole della strada diventano sempre più un crocevia tra sicurezza e diritto, il nuovo Codice della Strada si appresta a diventare un baluardo contro l’inciviltà di chi guida in stato di ebbrezza. Ma cosa accade quando l’etilometro tradisce ingiustamente un guidatore sobrio?
La risposta giace in un gesto quotidiano: lavarsi i denti. Sembra incredibile, ma il collutorio può effettivamente alterare i risultati dell’etilometro, trasformando un innocente in un colpevole. Questo dettaglio non è solo una curiosità, ma solleva una questione di giustizia fondamentale. Come può il diritto adattarsi a tali sfide moderne, garantendo che la volontà di dare a ciascuno il suo diritto non venga compromessa da false positività?
Il dibattito è aperto, e mentre attendiamo l’approvazione del nuovo Codice, è bene ricordare che la responsabilità individuale, unita alla conoscenza, resta la migliore alleata della sicurezza stradale.